“Non è mai leggera. È droga: così recitava un vecchio slogan delle mie prime esperienze politiche. Mi è tornato in mente in questi giorni nel registrare la dura (e condivisibilissima) presa di posizione del Ministro Salvini contro i canapa shop. Quei negozi, infatti, propiziano atteggiamenti che tendono a banalizzare, se non ad esaltare, lo sballo come possibilità di vita”. A dirlo, con una nota, è il sindaco di Ascoli Guido Castelli.
“Chi altera lo stato della propria coscienza e chi sceglie di emarginarsi dalla realtà – continua Castelli – determina un pericolo grave per tutti; in particolare per i più giovani che vengono indotti ad assumere posture finalizzate a negare la relazione con gli altri e a delegare alla chimica il governo delle proprie emozioni. Rincretinirsi col tetraidrocannabinolo, in definitiva, è un atto contro sè stessi e contro gli altri. Costituisce la negazione di quel principio di responsabilità che è l’architrave della società e delle relazioni comunitarie”.
“Se è vero che il diavolo si nasconde nei dettagli – conclude l’esponente azzurro – i canapa shop sono certamente spazi dove si annida il germe dell’anaffettività sociale. Non è mai leggerà. È droga. Grazie Ministro Salvini di avercelo ricordato e grazie soprattutto di ogni azione prodotta per la chiusura di questi bazar dello sballo”.