Il senzatore forzista Andrea Cangini ha presentato un’interrogazione al governo sullo “scandalo delle casette Sae montate a Vasto e non solo con i tetti già marci” e accusando il governo di “vergognosa inerzia rispetto ai bisogni dei terremotati in generale e di quelli marchigiani in modo particolare”. In particolare Cangini chiede chiarimenti sui costi, sulle sanzioni ai consorzi che hanno realizzato le casette difettose e sulle eventuali responsabillità della Regione Marche.
IL COMUNICATO DI CANGINI
Si parla molto della tragedia di Genova, ed è un bene. Non si parla affatto dell’assai più vasta tragedia del terremoto del centro Italia. E questo, ovviamente, è un male. È un male soprattutto perché al governo ci sono due partiti profondamente mediatici: quel che non passa in televisione per loro non esiste. Si spiega così la vergognosa inerzia rispetto ai bisogni dei terremotati in generale e di quelli marchigiani in modo particolare. Ben vengano, dunque, servizi come quello fatto da “Le Iene” nei giorni scorsi. Tema: lo scandalo delle casette Sae montate a Vasto e non solo con i tetti già marci. Uno scandalo inaccettabile che, a due anni e mezzo di distanza dalla prima scossa, ha costretto molte famiglie terremotate a lasciare nuovamente la propria terra per tornare negli alberghi lungo la costa. Ieri, per tener desta l’attenzione e mettere il governo di fronte alle proprie responsabilità, ho presentato un’interrogazione parlamentare a riguardo.
Al premier Giuseppe Conte ho chiesto:
-se corrisponda al vero che le SAE sono costate anche 5.000 euro a metro quadro e se si ritiene questo costo compatibile con la qualità delle stesse;
-se siano ipotizzabili sanzioni nei confronti dei consorzi che hanno fornito le SAE “difettose”;
-se la Regione Marche, alla quale, in quanto stazione appaltante, spetta la direzione dei lavori e pertanto la verifica e il collaudo dei materiali, abbia, con riferimento alle SAE, responsabilità dirette;
-con quale tempistica, considerando che sono trascorsi ormai due anni e mezzo dalla prima scossa tellurica, si ritenga di poter garantire a quei cittadini marchigiani colpiti dagli eventi calamitosi quelle certezze che spettano loro e che attendono oramai da troppo tempo;
-alla luce di quanto riportano gli organi di informazione, se non intenda opportuno riferire alle Camere sulla situazione riguardante le SAE, nonché con quali risorse finanziarie e con quale tempistica, tenuto conto l’avvicinarsi della stagione invernale, si intendano sostituire le SAE irrimediabilmente danneggiate.
Dal presidente del Consiglio mi aspetto, quantomeno, un segno di attenzione: che si presenti nell’aula del Senato e risponda alle domande che gli ho posto.