Ascoli Picchio, Bellini a Castelli: Del Duca inadeguato, giochiamo a Lanciano

Il presidente dell'Ascoli Calcio se la prende con il sindaco di Ascoli Piceno e lo accusa di non aver mantenuto le promesse

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L'ormai ex presidente dell'Ascoli Picchio Francesco Bellini
L'ormai ex presidente dell'Ascoli Picchio Francesco Bellini

Il comune di Ascoli Piceno e la società guidata da Francesco Bellini (che secondo quanto riferito da Il Resto del Carlino Ascoli sarebbe in procinto di cedere ai romani di Bricofer) sono ai ferri corti. A testimoniarlo è l’ultima nota diffusa dall’Ascoli Picchio su Facebook e sul sito ufficiale, ma anche le dichiarazioni del presidente rilasciate al Corriere Adriatico Ascoli.

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Il presidente Bellini, nell’intervista, ha sottolineato l’inadeguatezza dello stadio Del Duca ed è passato a minacciare l’addio della società, dando un’ultimatum all’amministrazione comiunale. Secondo quanto si legge, infatti, se l’Arengo non darà prova concreta di sistemare lo stadio Del Duca entro venerdì, Ascoli disputerà la partite casalinghe della prossima stagione a Lanciano.

ASCOLI CALCIO E I TIFOSI “VIOLENTI”

Ma Bellini – sempre secondo quanto riportato dallo stesso giornale – si spinge oltre e accusa il sindaco Guido Castelli di non aver fatto abbastanza per fermare una frangia di tifosi “che ha fatto e fa ricorso alla violenza per intimidire dirigenti e giocatori: sputi, lettere minatorie, scritte per la città, percosse ad alcuni calciatori impediscono di vivere serenamente e svolgere liberamente il proprio lavoro”.

Il resto Bellini lo affida a una nota durissima della società, che riportiamo integralmente per dovere di cronaca, che accusa il sindaco di aver fatto promesse non mantenute e di non essere stato “all’altezza dei compiti”. Parole di fuoco, a cui – è facile immaginare – non mancheranno repliche da parte di Castelli, che già non aveva mancato qualche giorno fa di rispedire tutte le accuse al mittente.

Il sindaco di Ascoli Guido Castelli
Il sindaco di Ascoli Guido Castelli

IL COMUNICATO DELL’ASCOLI PICCHIO

A pochi giorni dall’iscrizione della squadra al prossimo Campionato di Serie B, emergono importanti criticità relative alla questione Stadio Del Duca, criticità sollevate dalla Lega B in una missiva inviata a Comune e Ascoli Picchio che dovranno fornire una risposta entro e non oltre il prossimo 8 giugno. In sostanza, in base ai nuovi parametri, il Club bianconero non ha uno stadio che rispetti i criteri stabiliti dalla Lega, tanto che bisognerà indicare un impianto alternativo per la disputa delle partite interne. Per queste ragioni sono ripresi i colloqui col Comune, che nel primo anno di gestione Bellini si era impegnato a costruire uno stadio idoneo che a tutt’oggi non è ancora pronto. Cinque gli incontri avvenuti tra febbraio e maggio 2018 fra Ascoli, Sindaco (ha partecipato a quattro incontri), Credito Sportivo e B Futura per trovare una soluzione in linea coi criteri infrastrutturali richiesti dalle Licenze Nazionali. Ad oggi non c’è una data ufficiale di riconsegna dei lavori. In questi anni l’Ascoli Picchio ha senz’altro commesso errori di natura sportiva e non, ma ha adempiuto agli obblighi non solo economico/finanziari, ma anche a quelli sociali. Da parte del Sindaco Castelli resta uno stadio inadeguato per la categoria, una mancata presa di coscienza dell’importanza dell’Ascoli come veicolo pubblicitario e come indotto per le attività commerciali del territorio, una lontananza costante in occasione del verificarsi di episodi di violenza a danno di tesserati e dirigenti. Quattro anni sono trascorsi dall’avvento del Presidente Bellini e probabilmente le premesse iniziali sono state troppo idealistiche, ma, fra quelli commessi, l’errore più grande è stato l’aver creduto che i responsabili della Città potessero essere all’altezza dei propri compiti.

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