Il Wedding Tourism è un tema di grande attualità nella promozione turistica e le Marche non potevano mancare ad uno dei maggiori appuntamenti del settore, come The National Wedding Show di Londra, in particolare nella due giorni ExCel London, 13 e 14 aprile, dedicata al Wedding Planning, con migliaia di nuove idee e ispirazioni per l’organizzazione di matrimoni unici e originali, e più di 150 operatori da tutto il mondo.
Piceni Art For Job è presente – con il suo gruppo Bellissimo Wedding specializzato nell’offerta di prodotti e servizi legati al mondo dei matrimoni – nello stand della Regione Marche, che per l’occasione sarà personalizzato con immagini tratte dalla Wedding Web Series Non voglio mica la luna, produzione di Piceni Art For Job. Presenti in loco a rappresentare il gruppo e i suoi partner nei progetti legati al wedding, in collaborazione con Piceno Tour di Stefano Tulli: Stefania Pignatelli – Borgo Storico Seghetti Panichi, Laura Acciarri – Wedding Planner, insieme ad un’ampia rassegna dei prodotti della filiera wedding, delle esclusive location, e delle produzioni di eccellenza marchigiane tra cui: Bibite Paoletti, Cantine Ciù Ciù, Angellozzi tartuficoltura, Emiliano Bengasi Couturier e Royal Row Britalian Style.
La serie web Non voglio mica la luna è l’ultima nata in casa Art For Job e chiama in rassegna tutta la bellezza e le risorse paesaggistiche, architettoniche ed enogastronomiche delle Marche per proporre un’immagine di grande impatto del territorio marchigiano in chiave wedding: un territorio appassionante, che sa toccare quei tasti emozionali che sono necessari in una scelta importante come quella della wedding location.
La serie, progetto sostenuto dalla Regione Marche – Fondo Europeo di Sviluppo regionale, Fondazione Marche Cultura – Marche Film Commission, e patrocinato dal Comune di Offida, ha infatti un obiettivo dichiarato. Potenziare l’attrattività turistica della regione e incrementare l’afflusso di visitatori stranieri, puntando sulla valorizzazione della filiera del wedding: un insieme di luoghi, servizi e prodotti di qualità che comunicano in maniera autentica la tradizione e la cultura delle Marche.
Antichi palazzi nobiliari e teatri, dimore storiche, country house, vigneti e cantine, diventano la destinazione scelta da un numero sempre maggiore di coppie straniere che vogliono regalarsi un matrimonio indimenticabile in Italia e nelle Marche in particolare, alla ricerca di un contatto genuino con la cultura locale, per un ritorno al passato con gusto, eleganza e romanticismo.
Aumentano infatti le richieste di ville e dimore storiche, ma a registrare il maggiore incremento (+5,4% rispetto al 2016) sono gli agriturismi. Ad evidenziarlo sono i dati aggiornati al 2018 della ricerca del Centro Studi Turistici di Firenze sul Destination Wedding Italia, voluta dal Convention Bureau Italia.
E i dati 2018 evidenziano soprattutto il valore in continua ascesa del mercato del Wedding Tourism in Italia: 500,1 milioni il fatturato annuo, per quasi 9 mila eventi. Un giro d’affari che si basa nel 2018 su un +8,7% di matrimoni celebrati rispetto al 2016: 60mila operatori del settore nuziale coinvolti nell’organizzazione e nella fornitura di prodotti o servizi; 463 mila gli arrivi generati e un milione e mezzo le presenze calcolate, con quasi 50 invitati per ogni evento, e una spesa media pari a 56.890 euro per singolo evento. Secondo il Centro Studi Turisti di Firenze, inoltre, lo scenario per il 2019 delinea un ulteriore incremento tra il 5 e il 10% dei flussi turistici generati dal Destination Wedding Italia. È previsto poi un sostanzioso consolidamento dei mercati emergenti, soprattutto gli Emirati Arabi e il Far East.
Secondo i dati, a preferire l’Italia nel 2018 si confermano le coppie provenienti dal Regno Unito con il 28,1%, seguite da quelle dagli USA, con 21,9%. A seguire Australia 9,4%, Germania 5,5% e Canada 4,5%. Si registrano inoltre matrimoni anche di altre nazionalità con meno frequenza ma maggiore impatto economico: tra questi, i Paesi Scandinavi, Indonesia ed Emirati Arabi che, insieme a Libano, Giappone e Hong Kong, rappresentano i Paesi emergenti in fatto di Destination Wedding Italia.
Infine, la classifica delle regioni italiane più forti in fatto di Destination Wedding: al primo posto la Toscana, quindi Lombardia, Campania, Veneto e Lazio. Le destinazioni in ascesa sono, invece, già da un paio di anni, la Puglia e la Sicilia.
Interessanti anche le nuove tendenze in fatto di Destination Wedding evidenziate dalla ricerca. Non solo, infatti, importantissima l’avanzata costante delle unioni celebrate con rito simbolico ma anche l’affiancarsi al rito del matrimonio di altre cerimonie correlate. Come il rinnovo delle promesse matrimoniali, oppure il Social Wedding, sposi stranieri sempre più social, con hashtag dedicati, tag, Pinterest, Instagram e mini wedding site. O l’Engagement: molti stranieri optano per la promessa di matrimonio con festa di fidanzamento in Italia. E ancora, l’Elopment: un matrimonio molto intimo e curato, una sorta di fuga d’amore. E poi, la Wedding Week, con i festeggiamenti matrimoniali che proseguono per più giorni, come se si trattasse di un vero e proprio viaggio della coppia con ospiti al seguito. E il Beach Wedding, sempre più in voga, alla ricerca di una cerimonia più informale, ambientata in riva al mare.
La Wedding Web Series Non voglio mica la luna
La trama
Sibilla e Tom sono due giovani innamorati alla vigilia delle nozze. Mancano cinque giorni alla cerimonia civile che celebrerà la loro unione. Ad Offida, luogo classificato tra i borghi più belli di Italia, paese natale di lei, sono già arrivati gli inglesissimi parenti e amici stretti dello sposo, amanti della cultura italiana ed intenti a scoprire le bellezze della regione che li ospita. Le Marche. Tom, meticoloso pianificatore, costantemente orientato verso il pieno controllo di ogni situazione, ha accuratamente predisposto tutto per il grande giorno. Ma non si può prevedere l’inimmaginabile. La sposa esordisce con una richiesta sul filo dell’assurdo: bisogna cambiare matrimonio, non più un matrimonio civile ma un matrimonio religioso. Sibilla, le cui richieste possono sembrare eccessive e capricciose, in realtà deve risolvere un complesso puzzle.
Location
Tra le principali location delle Marche scelte per i sei episodi della serie web: Ascoli Piceno con i suoi palazzi e le sue piazze storiche, la Riviera delle Palme con gli incantevoli panorami marini, Offida e le sue bellezze di piccolo borgo. Non poteva mancare l’entroterra piceno, con Montefalcone Appennino e il naturale spettacolo dei Monti Sibillini, un tuffo nella storia e nell’arte con il paese delle fisarmoniche Castelfidardo e la culla del Rinascimento di Urbino. La villa del matrimonio di Sibilla e Tom è il Borgo Storico Seghetti Panichi (Castel di Lama).
Il cast tecnico
La serie può contare sulla creatività e il linguaggio contemporaneo del regista Andrea Giancarli, e degli sceneggiatori Matteo Petrucci e Alberto De Angelis.
La distribuzione online
I canali di distribuzione di “Non voglio mica la luna” saranno: Piceni TV, web TV culturale di promozione turistica internazionale del territorio, il sito ufficiale www.nonvogliomicalaluna.it, i canali social YouTube, Facebook e Instagram.