Terremoto, l’arte dà nuova vita alle macerie di Arquata del Tronto

Lo scultore sambenedettese Sgattoni ha donato un’opera al sindaco Petrucci. Presto verrà allestita una mostra nei luoghi feriti dal sisma

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Da “frammenti di dolore” ad opere d’arte. Nasce dalle macerie la collezione di Marcello Sgattoni, artista sambenedettese che ha scelto di far rivivere quegli stralci di vita quotidiana distrutti dal sisma e di metterli in mostra proprio nei luoghi dove il terremoto ha portato tanta sofferenza. Il piede di un tavolo, il pilastro di una finestra, i resti di un mobile diventano oggetti da plasmare, portare a nuova vita: una vita fatta di bellezza e di colore per trasformarli in veri e propri “Fiori del sisma”.

Sgattoni ha donato questa mattina al sindaco di Arquata del Tronto Aleandro Petrucci uno dei suoi splendidi lavori, un volto realizzato con il montante di una finestra recuperata nel sito di deposito delle macerie. L’idea è quella di allestire una mostra, ad Arquata, con tutte le opere create dallo scultore utilizzando le macerie provenienti dai territori colpiti dal sisma.

È un dono che l’artista sambendettese vuole offrire a quella gente che ha sofferto e ha perso tutto, ad una comunità ferita e al suo desiderio di rinascere. Anche per questo motivo è volontà dello scultore allestire una mostra in uno dei comuni più colpiti, quale appunto Arquata del Tronto. E proprio la nuova vita di questa macerie, fatta di bellezza e colore, diventa simbolo della rinascita di una collettività e del borgo nel quale ha sempre vissuto.

Stupito e allo stesso tempo onorato dalla scelta di Arquata, il sindaco Aleandro Petrucci ha offerto la disponibilità dell’amministrazione ad individuare nei prossimi mesi idonea location per allestire la mostra con l’aiuto del parroco di Arquata, don Nazzareno Gaspari. Sarà anche un’occasione per ricordare quanto accaduto nel 2016 e fare in modo che questi luoghi non vengano dimenticati.

 

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