Sociale, la spesa dei Comuni cala del 6 per cento: ribasso doppio per gli anziani

Si evidenzia un calo dell’11,7% delle risorse destinate agli anziani che passano da 19,7 milioni di euro del 2015 a 17,4 con un calo di 2,3 milioni di euro

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Nel 2016 – secondo i dati diffusi nelle scorse ore dalla Uilp di Ascoli . la spesa dei Comuni per i servizi sociali ammonta a circa 7 miliardi e 56 milioni di euro (0,4% del Pil nazionale – più del 2% rispetto all’anno precedente). Per ciascun residente i Comuni hanno speso in media 116 euro nel 2016, contro i 114 del 2015. Il finanziamento dei servizi sociali viene da risorse proprie degli enti e dalle varie forme associative fra comuni limitrofi (61,8%). Ci sono poi i fondi regionali per le politiche sociali, che coprono un ulteriore 17,8% della spesa complessiva. Il 16,4% della spesa è finanziata da fondi statali o dell’Unione europea.

Nel periodo in esame diminuiscono le risorse dedicate ai servizi per gli anziani, sia in valore assoluto che come quota sul totale della spesa sociale dei Comuni (dal 25% nel 2003 al 17% nel 2016). Nello stesso periodo l’incremento delle persone anziane residenti accentua la diminuzione della spesa pro-capite: da 119 euro nel 2003 si passa a 92 euro annui nel 2016.

Circa la situazione dei comuni marchigiani si denota una diminuzione della spesa del 6% (in v.a. il calo è di 10,6 milioni di euro).

Tra i dati disaggregati si evidenzia un calo dell’11,7% delle risorse destinate agli anziani che passano da 19,7 milioni di euro del 2015 a 17,4 con un calo di 2,3 milioni di euro.

Anno 2016

Anno 2015

Differenza %

Marche

150,5

161,1

-6

Italia

7056,4

6931,6

+1,8

dati in miglia di euro

Dati Regione Marche

Anno 2016

Anno 2015

Differenza %

Famiglia

59,2

54,2

+9,5

Disabili

41,2

50,7

-18,7

Anziani

17,4

19,7

-11,7

Immigrati

5,1

4,0

+27,5

Povertà

6,6

7,9

-16,5

Multiutenza

20,3

23,9

-15,1

dati in miglia di euro

Marcata controtendenza per la Regione Marche sui dati Istat 2016 riferiti alla spesa dei comuni per i servizi sociali. A fronte infatti di un moderato aumento (+2%) su base nazionale, per la maggior parte finanziato come di consueto con fondi propri e/o regionali, le medesime indagini mostrano per la nostra regione un livello di spesa in diminuzione del -6%.

Ciò dimostra ancora una volta come la crisi economica degli anni precedenti continui a produrre i suoi effetti soprattutto colpendo le fasce di popolazione più deboli, che hanno per definizione più bisogno di servizi assistenziali finanziati dagli enti pubblici.

Non colpisce infatti che, disaggregando per categorie i dati, siano le spese per anziani (-12%) e disabili (-19%) a mostrare il calo più significativo: per ciò che concerne i primi, questo numero è influenzato ovviamente anche dal progressivo invecchiamento della popolazione, che alimenta le necessità di spesa sociale a sostegno e che fa il paio (-17%) con il decremento della spesa per ridurre gli indicatori di povertà.

Dati riferiti al 2016 ma che, con due anni nei quali il terremoto ha dato la mazzata finale a un tessuto sociale già provato, specie nel sud della regione, mostrano come continui ad essere la categoria degli anziani quella a pagare il conto più salato di una economia stagnante e di una società sempre meno incline a guardare agli ultimi.

 

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