E’ un sacerdote l’accusato del furto del reliquario del XVIII secolo rubato nel 2012 dalla chiesa di Comunanza. Il prete, infatti, è stato denunciato dopo che i carabinieri hanno scoperto nella sua abitazione e nella cappella di una chiesa che gestisce ben 70 opere d’arte trafugate da edifici sacri delle province di Imperia, Parma, L’Aquila ed Ascoli.
I militari sono arrivati a lui seguendo il tragitto della reliquia di San Giustino, patrono di Paganica (L’Aquila), rubata nel 1992 dalla locale parrocchia. Secondo la ricostruzione – ovviamente effettuata all’inverso dai militari – il sacerdote l’aveva ceduta a un commericante bresciano, che a sua volta l’aveva passato a un antiquario monegasco e infine a una casa d’aste parigina, che l’aveva aggiudicata a 30mila euro.