Ascoli e i sindaci pro Decreto sicurezza scrivono ad Anci: confronto immediato

Nella lettera si legge: "La gestione dell'immigrazione in questi ultimi anni ha aumentato il senso di insicurezza e il disagio sociale dei cittadini"

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Il sindaco di Ascoli Guido Castelli
Il sindaco di Ascoli Guido Castelli

“Ti chiediamo, caro Presidente, di farti garante affinché l’Associazione su queste ed altre questioni cruciali non venga usata strumentalmente per sostenere le posizioni politiche di una parte del Paese. Certi del tuo impegno ti invitiamo a convocare i massimi organismi dell’associazione per avviare un confronto sul tema del decreto sicurezza che elimini alla radice il rischio di una grave lesione dei principi che stanno alla base dell’azione dell’Anci.”.

Così si legge in una lettera che sarà indirizzata al Presidente dell’Anci Antonio Decaro da parte dei primi cittadini delle città di Verona, Novara, Ascoli Piceno (Guido Castelli è il Delegato alla Finanza Locale dell’Anci), Terni, Arezzo, Grosseto, Chieti, L’Aquila, Monza, La Spezia Imperia, Andria, Terni, Alessandria, Vicenza, Avola, Domodossola, Treviso, Mortara, Cinisello Balsamo, Morazzone, Piacenza, Gottolengo, Sartirana Lomellina, Mede Lomellina, Torreberetti, Castellaro tra gli altri chiedono la convocazione degli organismi dirigenti dell’Associazione “per discutere di tematiche importanti come quella dell’immigrazione evidenziando l’importanza dell’Associazione e delle decisione da intraprendere collegialmente”. Molte sono le adesioni che stanno arrivando in queste ore da parte di altri Sindaci.

“Un’Associazione – si legge nella nota – che sia dalla sua costituzione ha inteso perseguire gli interessi generali fissati dall’assemblea dei soci e dagli altri organismi associativi e non interessi politici di parte. La forza e la credibilità dell’Anci, negli anni, sono dipese proprio dalla capacita di formulare indirizzi che risultassero rappresentativi di tutti comuni associati”.

“Nella tua dichiarazione – scrivono i Sindaci al Presidente dell’Anci – fai riferimento alla posizione assunta all’unanimità dalla commissione immigrazione dell’Anci ma non può sfuggirti che, vista la delicatezza della materia, la posizione ufficiale dell’Anci deve necessariamente scaturire da un confronto che coinvolga i massimi organismi dell’associazione a partire dal direttivo e dal consiglio nazionale. Per quanto ci riguarda i sottoscritti sindaci sono convinti che il Decreto Sicurezza contenga norme principi giusti e condivisibili. La gestione dell’immigrazione in questi ultimi anni ha aumentato il senso di insicurezza e il disagio sociale dei cittadini. La cancellazione dei flussi programmati e l’equiparazione tout court tra rifugiati e migranti economici ha prodotto conseguenze che era doveroso contrastare agendo alla radice di quella equiparazione”.

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