Vendemmia, previsioni positive per le Marche

Una buona notizia: secondo le stime della Coldiretti, quest'anno la vendemmia 2018 dovrebbe risalire in quantità e qualità

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Vendemmia ad Ascoli, foto d'archivio
Vendemmia ad Ascoli, foto d'archivio

Arriva (finalmente) una buona notizia per il territorio e per l’agricoltura marchigiana: secondo le stime della Coldiretti, quest’anno la vendemmia 2018 dovrebbe risalire in quantità e qualità, lasciandosi alle spalle il calo produttivo dello scorso anno nonostante un meteo poco clemente.

Previsioni positive per la vendemmia nelle Marche

Come accennato, è stata la sezione regionale della principale associazione dei coltivatori d’Italia a fornire alcune stime preventive sulla vendemmia 2018 nelle Marche: in termini sintetici, si prevede una ripresa della produzione verso quota 956 mila ettolitri (livello raggiunto nel 2016, prima del crollo dell’anno scorso a causa di vari fattori, a cominciare dalla grave siccità), con buona resa anche in termini di qualità.

Le stime della Coldiretti

La nostra regione segue un trend positivo che riguarda l’intero panorama del vino in Italia: è stata ancora la Coldiretti (nazionale, questa volta) a stimare che la vendemmia 2018 del Belpaese dovrebbe chiudersi con un incremento produttivo compreso tra il 10 e il 20 per cento rispetto all’anno scorso, con circa 47 milioni di ettolitri. Lo studio realizzato dall’associazione guidata da Moncalvo e Vincenzo Gesmundo ha anche evidenziato che la distribuzione della produzione italiana, destinata per il 70 per cento a vini a denominazione (DOCG, DOC e IGT) e per il restante 30 per cento per i vini da tavola.

Il meteo quest’anno ha favorito le coltivazioni

Per quanto riguarda le Marche, è il presidente regionale di Coldiretti Tommaso Di Sante a fare il quadro della situazione: “Nonostante gli sbalzi climatici e qualche danno a macchia di leopardo sul territorio per via della grandine l’annata è molto buona”, dice il rappresentante dei coltivatori. “Il meteo in generale è stato quello giusto per avere ottima qualità e salubrità delle piante”, aggiunge Di Sante, che ricorda anche come la situazione climatica delle ultime settimane è stata per fortuna favorevole (piogge ed escursioni termiche tra il caldo del giorno e il fresco notturno, che sono positive soprattutto per le qualità organolettiche dei vini bianchi nostrani) e ha consentito anche una maggiore regolarità nei tempi della raccolta.

Buoni risultati qualitativi e quantitativi per i vini marchigiani

Ci si aspetta dunque un buon risultato per tutti i prodotti regionali, “dal Bianchello al Pecorino e Passerina passando per il Verdicchio dei Castelli di Jesi e il Verdicchio di Matelica“, come spiega ancora Di Sante. Dal punto di vista temporale, la vendemmia nelle Marche è partita già sul finire di agosto “con le basi spumante e vitigni internazionali come sauvignon e chardonnay”, mentre da settembre i vignaioli sono passati agli autoctoni, dal Bianchello al Verdicchio dei Castelli di Jesi; si attenderà invece “metà settembre per il Pecorino mentre per il Verdicchio di Matelica, come per la Passerina se ne riparlerà a fine settembre”, per quanto riguarda i bianchi, mentre per i rossi c’è “attesa per la vendemmia del Rosso Conero con la raccolta di Montepulciano che si protrarrà fino a ottobre”, conclude il presidente di Coldiretti Marche.

 

 

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