“Artigiano e difensore del bene comune 1926 – 2018”. L’errore – inciso nero su bianco nel marmo – è di quelli che non passano inosservati. Tanto più se si sta inaugurando la lapide a William Scalabroni, insigne cittadino di Ascoli Piceno scomparso lo scorso 25 febbraio il cui merito principale è stato quello di essere “partigiano” (non “artigiano”) e protagonista della resistenza nella città delle cento torri.
E’ quanto successo nelle scorse ore alla cerimonia di intitolazione del nuovo Giardino William Scalabroni, a cui erano presenti numerosi esponenti dell’Anpi e il sindaco Guido Castelli. La lapide, secondo quanto riferito da un articolo di Piceno Oggi, è rimasta coperta fino a pochi minuti prima dell’inaugurazione: poi qualche volenteroso ha notato l’errore ed è salito per aggiungere la P mancante con un pennarello. Comunque una figuraccia per la città a cui nel 2002 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi assegnò la medaglia d’oro per attività partigiane.