Nervosismo, mal di testa, abbassamento della soglia di attenzione e altri campanelli d’allarme: la stanchezza mentale rischia di disattivare la nostra energia? Niente paura, può succedere a tutti. In momenti di aumentata richiesta di energia da parte del nostro organismo, un calo energetico è del tutto fisiologico e può farci percepire semplici attività quotidiane come difficoltà inaffrontabili. Vediamo come far fronte a questa evenienza.
Stanchezza mentale e nervosismo, quali cause possiamo riconoscere?
In particolari situazioni si possono verificare stati di ansia, stress e nervosismo. Le cause possono essere innumerevoli: scadenze sul lavoro, un compito in classe, un esame all’università. Anche problemi personali possono richiedere un grande impiego di energie.
Essere tormentati da continue preoccupazioni, affrontare cambiamenti importanti (come la perdita di una persona cara, cambiamenti a livello professionale), sono tutte esperienze difficili da gestire. Queste condizioni possono dare luogo a uno stato di affaticamento mentale che può ripercuotersi anche a livello fisico.
Lo stress è la risposta psicofisica a una grande quantità di compiti emotivi, cognitivi o sociali che percepiamo come eccessivi. Facciamo chiarezza e capiamo cosa non va per agire prima di lasciarci travolgere dal nervosismo.
Stress e nervosismo? Meditazione, yoga e stretching possono aiutare
Spesso tendiamo a reprimere tensione, emozioni e sentimenti. Le nostre giornate lavorative sono talmente frenetiche da non lasciarci il tempo per riflettere e capire che stiamo tirando troppo la corda. Le nostre emozioni primarie sono reazioni fisiologiche a una evenienza o una serie di situazioni potenzialmente pericolose: non dobbiamo reprimere ciò che proviamo. Spesso, tuttavia, nervosismo e tensione ci impediscono di analizzare la situazione con razionalità e reagire di conseguenza.
Un periodo di forte e prolungato stress, ansia, frustrazione, malumore ci tolgono energia preziosa per affrontare le nostre giornate. Svogliatezza, irritabilità, scarsa motivazione possono influire negativamente sulla nostra produttività nel lavoro, nello studio, nella nostra sfera personale. In questo modo attiviamo un circolo vizioso di ansia e stress che continuiamo ad alimentare.
Come gestire attacchi di nervosismo, rabbia, stati di tensione? Impariamo a sfogarlo in modo che non rechi danni a noi e alle persone che ci circondano. Esistono tecniche per la gestione del nervosismo che si basano su meditazione, training autogeno, mindfulness, stretching. Meditazione e respirazione lenta e profonda aiutano a calmare lo stress e a riacquisire il controllo, mentre lo stretching alleggerisce la tensione dei muscoli. Anche lo yoga può essere un alleato prezioso: alcune pratiche sono proprio mirate ad allentare lo stress.
Stanchezza mentale: contrastiamola con alcuni consigli
Periodi di stanchezza mentale sono frequenti e possono coinvolgere tutti noi. Questa condizione va spesso di pari passo con la stanchezza fisica, entrambe manifestazioni di un deficit di energia. Ciò avviene quando le riserve di energia di cui disponiamo non riescono a far fronte all’aumentata richiesta di energia da parte del nostro organismo. Ecco come intervenire:
- Non lasciamo che lo stress decida per noi. Non è facile: se abbiamo problemi di nervosismo, un motivo ci sarà! Tuttavia, possiamo procedere per gradi. Riorganizziamo le nostre priorità, stabiliamo obiettivi professionali accettabili, suddividiamo il lavoro, pianifichiamo le nostre giornate senza farci schiacciare dagli impegni. La nostra mente ringrazierà, a vantaggio di produttività e motivazione personale.
- Seguiamo una dieta varia e ben bilanciata. La nostra mente e il nostro organismo hanno bisogno di un’adeguata nutrizione che possa fornire energia da impiegare durante la giornata. Il nostro organismo ha bisogno di tutti i nutrienti fondamentali a svolgere le proprie funzioni biologiche. Non saltiamo i pasti e non consumiamo cibo- spazzatura. Evitiamo dolciumi e snack confezionati a favore di frutta di stagione e frutta secca, validi spuntini tra un pasto principale e l’altro.
- Beviamo acqua. Idratarsi è davvero molto importante Infatti, la disidratazione può compromettere la capacità di controllo motorio e cognitivo. Una corretta idratazione prevede di assumere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, a piccoli sorsi. In estate, via libera a succhi di frutta fresca, frullati e centrifugati di frutta.
- Contrastiamo la stanchezza mentale con l’aiuto di un integratore alimentare. Scegliamo un prodotto con una formulazione equilibrata di vitamine, minerali e altri nutrienti. Vitamine e minerali contribuiscono al normale metabolismo energetico e a contrastare la sensazione di stanchezza fisica e mentale che può insorgere in varie situazioni, attività e momenti della vita quotidiana.