Correva l’anno 2000 quando Paride Orsolini decise che fosse arrivato il momento di far conoscere al figlio una delle due passioni più grandi degli italiani, il calcio. Il padre gli faceva fare dei tiri in porta portandolo al campetto più vicino. Da quel momento Riccardo capì quale fosse la sua vocazione. Nato con il pallone fra i piedi, non ha più smesso di giocare.
Le origini
Orsolini nasce nel 1997 e cresce a Rotella, un paesino vicino ad Ascoli di neanche 1000 abitanti. All’età di sette anni entra nel settore giovanile dell’Ascoli. Si è sempre distinto dai suoi compagni, anche quando era tra i più giovani della squadra e perciò non notarlo era assai difficile: nelle province di queste dimensioni, i talenti di un certo calibro non nascono tutti i giorni, come riporta altervista in uno dei suoi articoli.
I punti forti
Orsolini è dotato di una grande tecnica. Mostra notevole agilità e capacità di scatto con e senza palla al piede, con un eccellente controllo di quest’ultima; è in grado di cambiare sia il ritmo sia la direzione della corsa in tempi davvero eccellenti.
Tratta con morbidezza il pallone, mostrando una straordinaria tecnica di gioco. Riccardo è in grado di eseguire difficilissimi passaggi, senza tocchi eccessivi. Il dribbling, in cui mostra una grande abilità, non è mai fine a se stesso: prosegue con passaggi, tiri o cross verso i compagni.
Guardare come si muove Orsolini, come gestisce il pallone, come spacca le partite con i suoi tiri potenti è un piacere per ogni appassionato di calcio. Il giovane calciatore è in grado di battere qualsiasi difensore nell’uno-contro-uno grazie all’insieme coordinato delle sue qualità.
A dire di più, è dotato anche di spirito di squadra: passa il pallone anche a pochi metri di distanza dalla porta. L’importante è vincere la partita, non avere la soddisfazione personale, molto probabilmente direbbe Riccardo. Questo ci dice molto sulle sue capacità intellettuali e cognitive: il giovane sa con anticipo cosa andrà a fare, fin da quando vede il pallone muoversi nella sua direzione. Grazie al suo contributo, scommettere sulla squadra in cui gioca è diventato più facile (quasi quanto scommettere su siti come www.betfair.it ).
Le debolezze
Per quanto riguarda la resistenza, qui le capacità atletiche possono essere sicuramente migliorate. Inoltre, la destrezza fine, per quanto possa essere buona, può essere indubbiamente affinata.
Lo stile di gioco
Orsolini è nato per rivestire il ruolo di esterno offensivo lungo la corsia di destra, nonostante la sua ubicazione iniziale fosse sulla fascia opposta. Si tratta sicuramente di un giocatore adattabile sia in attacco sia difesa, commenta fantamagazine. Riccardo è mancino, ma non dimentica di usare un buon destro quando la situazione lo richiede. Spesso, così come riesce a spostare improvvisamente il pallone, riesce anche a spostare se stesso verso il centro campo, per sfruttare al meglio la conclusione con il piede preferito. Inoltre, cosa significativa, non disdegna d’impegnarsi in difesa e non si dimentica di scendere alla propria area di rigore quando c’è il bisogno di assistere il difensore.
Ora Riccardo gioca in Serie A col Bologna, ha un contratto fino al 2021 con la Juve che lo ha sottratto all’Ascoli per 6 milioni di euro, ed è sicuramente uno dei giocatori più promettenti del momento. Dunque, forse, può non preoccuparsi più della matematica.
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