“Rispondere al terremoto non è solo rispondere ai bisogni immediati, ai quali si sta rispondendo, non è rispondere solo alla ricostruzione, per la quale le risorse stanziate sono sufficienti, ma anche garantire opportunità di crescita e sviluppo. Chi non percepisce la correlazione tra ricostruzione e opportunità di sviluppo, chi guarda solo un lato del problema ricostruzione, non ha capito nulla del terremoto”.
Con queste parole il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli replica alle accuse del senatore di Forza Italia Andrea Cangini e del commissario regionale Marcello Fiori, che – con una nota – se l’erano pressi con la delibera del 22 gennaio che destina 10 milioni destinati ai Comuni terremotati alle piste ciclabili delle vallate del Chienti e del Potenza.
“Va chiarito, per l’ennesima volta – aggiunge il governatore Ceriscioli che le ciclovie rientrano nel pacchetto dei 248 milioni che l’Europa destina alla rinascita dell’area colpita dal sisma, cioè a tutti quegli interventi che vanno messi in capo per dare un futuro alle comunità danneggiate dal terremoto. In particolare è l’asse 4 che prevede politiche per l’abbattimento della Co2 e solo per questo possono essere utilizzate le risorse. Le ciclovie non vengono realizzate a discapito della ricostruzione, che finanzia il ripristino delle scuole, degli edifici pubblici e privati, della viabilità (cinque lotti con centinaia di milioni per gli interventi dell’Anas), le misure di emergenza per i cittadini, come i Cas (Contributi per l’autonoma sistemazione)”.
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