Fino a ieri Zanetti era il migliore degli allenatori e i giocatori tutti campioni invincibili. Oggi, più d’un tifoso sui social parla di una squadra non all’altezza dell’obiettivo promozione in serie A. E’ tutta nel mezzo la verità di questo Ascoli Calcio, che domenica è uscito sconfitto dallo stadio Del Duca dal Pescara. Per sognare davvero la A, infatti, manca ancora qualcosa.
E’ finita 0-2. Ma le reti che hanno deciso l’incontro sono arrivate negli ultimissimi istanti di un match povero di emozioni. All’87’ Galano la infila e sei minuti dopo, in pieno recupero, l’arbitro assegna un rigore per fallo di Fedrica: Busellato non sbaglia. Un risultato finale forse ingiusto, ma per conquistare la massima serie occorrono freddezza, lucidità e capacità di giocare le partite concentrati fino all’ultimo istante. I valori in campo ci sono, ma stavolta alcune di queste qualità sono mancate.
ASCOLI-PESCARA 0-2
ASCOLI (4-3-2-1): Leali; Pucino, Valentini (91′ Ferigra), Gravillon, Padoin; Gerbo (70′ Brlek), Piccinocchi, Troiano (91′ Chajia); Ninkovic, Scamacca; Da Cruz. All.: Zanetti.
PESCARA (3-5-1-1): Fiorillo: Drudi (Bettella 84′), Campagnaro, Scognamiglio; Ciofani, Machin, Memushaj (85′ Ingelsson), Busellato, Masciangelo; Galano; Brunori (92′ Borrelli). All.: Zauri.
Reti: Galano 87′ Busellato 93′ (rig)