Venerdì 7 dicembre a partire dalle ore 16.45, presso la Sala della Ragione a Palazzo dei Capitani, si svolgerà l’incontro “Per una rilettura della Città”, organizzata dall’Istituto Superiore di Studi Medievali “Cecco D’Ascoli”, in collaborazione con il Comune di Ascoli. Un appuntamento che nasce dall’esigenza da parte dei cittadini e del territorio, di riflettere sulla propria identità. Tutto ciò attraverso il recupero di eventi, come questo, che costituiscono gli strumenti più rilevanti per continuare a diffondere valori etici, estetici e culturali che, da sempre, sono insiti nella fisionomia di questa città. Sarà un’occasione privilegiata per la cittadinanza per continuare a credere nella cultura e nella storia, valori senza i quali non esisterebbe futuro.
Ricco il programma dell’evento: dopo gli interventi del sindaco Guido Castelli e del Vescovo Giovanni D’Ercole, i curatori scientifici Roberto Lambertini (Università di Macerata), Giuliano Pinto (Università di Firenze) e Antonio Rigon (Università di Padova), illustreranno le anticipazioni del vol.2 “Il Medioevo” facente parte della Collana “Storia di Ascoli. Questa pubblicazione è nata dall’esigenza di riscoprire e tutelare le radici sorgive di un’identità sommersa, sottratta al nostro sguardo che pure costituisce, forse ancor più dell’altra, il mirabile tessuto identitario di una splendida Città come questa e del suo intero territorio; lasciare, infatti, alle attuali e future generazioni il diritto alla consapevole fruizione dell’inestimabile patrimonio che promana da un passato reale ed amabile, se davvero inciso e incidente nell’oggi, diventa più che mai urgente e prioritario.
A seguire, si discuterà dell’argomento dal titolo Una Città e il suo Premio: “Dal recupero alla conoscenza. Novità nel patrimonio artistico dei centri terremotati di Ascoli e del Piceno”: per una introduzione alla Edizione del ‘Premio Internazionale Ascoli Piceno’, che si terrà nel 2019 e di cui Antonio Rigon Presidente della Giuria. Il Premio Internazionale Ascoli Piceno, ideato nel 1987 dal sindaco Gianni Forlini con la prestigiosa collaborazione del prof. Franco Cardini (tuttora Socio Benemerito dell’Istituto Superiore di Studi Medievali “Cecco d’Ascoli”) e di altri esponenti del mondo della medievistica e del giornalismo nazionale (quali Enzo Carra, Antonio Donat Cattin, Franco Cangini e Mario Pendinelli), nasce con l’intento di inserire la città nell’ambito dei più qualificati circuiti anche internazionali della cultura, costituisce l’evento di maggior prestigio dell’istituto ed ha ormai raggiunto un assoluto rilievo nell’ambito della cultura medievistica nazionale ed europea. A testimonianza della rilevanza della manifestazione, la presenza di esimi relatori provenienti dai maggiori Atenei europei e dagli illustri Premiati nel corso dei trenta anni di attività (lo studioso Jacques Le Goff primo tra tutti, poi Peter Dronke, Horst Fuhrmann, André Vauchez, Arnold Esch, Liliana Cavani Franco Battiato, Vittorio Gassman, Cesare Segre)
Connesse annualmente al Premio, le Giornate di Studio – ideate da uno specifico Comitato Scientifico/Giuria, presieduta dal Prof. Rigon e formata da insigni studiosi tra i quali spiccano il suddetto prof. Franco Cardini, storico del medioevo e giornalista di fama internazionale ed il prof. Michael Matheus, ex presidente dell’Istituto Storico Germanico di Roma (il più antico istituto storico straniero in Italia), ed attualmente presidente del centro tedesco di studi veneziani, affrontano le tematiche storiografiche al fine di porre in luce anche rilevanti argomentazioni inerenti il patrimonio storico-artistico-documentario di Ascoli e di tutto il territorio Piceno.
Nell’ultima parte dell’incontro, intitolata“Francescani e politica nelle autonomie cittadine dell’Italia basso-medievale”, Roberto Lambertini membro della Giuria ‘Premio Internazionale Ascoli Piceno’ e Maria Teresa Dolso (Università di Padova), presenteranno gli atti della XXVI Edizione del P.I.A.P. Ascoli Piceno e il suo territorio offrono anche in questa prospettiva ottimi spunti di indagine, che verranno affrontati durante questo momento, parlando dell’influenza dei frati nella politica cittadina, del loro apporto alla storia dell’arte, delle campagne di pacificazione di fra Giacomo da Monteprandone, ma anche del drammatico incontro tra Cecco d’Ascoli e i francescani.