Ascoli, il 18 gennaio torna Cinesophia al Ventidio Basso: ecco il programma

“Utopia e Distopia” è il tema delle due giornate del festival sulla “popsophia del cinema” organizzato dall’Associazione culturale Popsophia

0
1963
Il teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, foto da ufficio stampaIl teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, foto da ufficio stampa
Il teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, foto da ufficio stampa

“Utopia e Distopia” è il tema delle due giornate di Cinesophia, il festival sulla “popsophia del cinema” organizzato dall’Associazione culturale Popsophia, che si terrà venerdì 18 e sabato 19 gennaio al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno: l’apparente perfezione dell’utopia e i mostruosi incubi della distopia rappresentati dall’universo cinematografico, saranno indagati attraverso conferenze, proiezioni e spettacoli filosofico musicali alla presenza di giornalisti, filosofi e artisti di spicco del panorama nazionale.

La giornata di venerdì 18 gennaio sarà sotto il segno del fascino inquieto dell’utopia. Inaugurerà questa edizione un omaggio a Stan Lee, supereroe della vita reale, il leggendario scrittore, editore e produttore cinematografico della Marvel Comics, scomparso lo scorso novembre: il sociologo Ivo Germano racconterà il genio e la creatività del padre di decine di personaggi dei fumetti nella conferenza dal titolo“Gli eroi lungo un secolo”. A seguire per la rassegna Philofiction “La responsabilità del (super) eroe, da Spiderman a Daredevil”condotta dal filosofo e scrittore Salvatore Patriarca, un’analisi della super-identità che sottende alle straordinarie abilità sovrumane degli iconici personaggi portati alla ribalta dalle strisce a fumetti, dalle serie televisive e dai film.

Centrale, nel pomeriggio del Festival, la Lectio Pop “Le utopie del Novecento, omaggio a Bernardo Bertolucci”, tenuta del direttore e della caporedattrice de’ “Il Dubbio”,Piero SansonettieAngela Azzaro. Un tributo all’ultimo grande maestro del Novecento cinematografico, alla saga familiare e storica sostenuta dall’immaginazione di un regista visionario che ha riunito sotto la sua firma il sogno utopico, la leggenda, il racconto fantastico e la liricizzazione dei fatti storicitratteggiando uno dei migliori ritratti umani e psicologici del secolo breve.

In serata, il Philoshow “La fantastica utopia, da Biancaneve a Frozen”:lo spettacolo filosofico musicale, ideato e condotto dalla direttrice artistica Lucrezia Ercoli, vedrà sul palco il filosofo e divulgatore Riccardo Dal Ferro che svelerà i tratti delle sognanti utopie della filosofia “happiness” alla base dell’universo euforico e ottimista per eccellenza, quello del creatore Walt Disney.

In netta contrapposizione la giornata di sabato 19 gennaio, nella quale la farà da padrone l’immaginazione di un futuro indesiderabile nella sua degenerazione apocalittica. Apriranno l’analisi dell’universo distopico Tommaso Ariemma con l’appuntamento “L’alba delle macchine viventi, da Blade Runner a Black Mirror” e Alessandro Alfieri in “Il 1984 non sarà come “1984”, videodistopie”; il primo sarà l’esplorazione dei luoghi cinematografici che hanno ospitato le visioni dei futuri più spaventosi segnalando e al tempo stesso esorcizzando i pericoli percepiti dalla società attuale: un focus, in particolare, verterà sul film interattivo Black Mirror: Bandersnatch, a pochi giorni dalla sua uscita su Netflix. Il secondo, annovererà videoclip, pubblicità e cortometraggi realizzati dai grandi cineasti che nel corso degli anni hanno utilizzato il linguaggio distopico conferendo un ruolo fondamentale alle colonne sonore in abbinamento al tema.

Con la Lectio Pop “Filosofia alla fine del mondo, pensare con la saga The Terminator”

lo scrittore e filosofo Simone Regazzoni rivelerà qual è il pensiero alla base dell’immaginazione di un futuro in cui le macchine hanno dichiarato guerra all’umanità, sterminando il genere umano non in un tempo prossimo ma nel suo stesso presente.

Il Philoshow che chiuderà la terza edizione di Cinesophia prende il titolo “Fuga dalla libertà, incubi distopici da Metropolis a Il racconto dell’ancella” evedrà Lucrezia Ercoli al fianco di Adriano Fabris, professore di filosofia morale all’Università di Pisa e Andrea Minuz, giornalista e critico cinematografico. Insieme, i filosofi traghetteranno il pubblico verso il limite estremo delle tendenze sociali, politiche e tecnologiche che compongono lo scenario della cinematografia distopica contemporanea.
Gli incontri hanno valore di aggiornamento per gli insegnanti e di credito formativo per gli studenti. L’ingresso è libero e gratuito.

Rispondi

LASCIA IL TUO COMMENTO
Metti il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.