Michele Cavion, nella settimana di sosta del Campionato di Serie B, è tornato ad analizzare la sfida del “Curi” con il Perugia e più in generale il momento della squadra. Pubblichiamo le sue dichiarazioni dal sito ufficiale dell’Ascoli Calcio:
“Non è stata la nostra miglior partita, questo è indubbio, ma a mio avviso siamo scesi in campo con la mentalità giusta; purtroppo siamo stati condannati da due episodi. Il Perugia è partito molto forte e avevamo preparato la gara per contrastarli da subito, ma non ci siamo riusciti, potevamo gestire meglio i primi 10′. Possiamo fare meglio, questa squadra ha grandi potenzialità. A fine gara sia il Mister che noi calciatori eravamo arrabbiati e delusi perché ci tenevamo a dare continuità al punto ottenuto contro il Cosenza. Perucchini? Sta bene, è un professionista, capita a tutti di sbagliare, proviamo sempre a giocare palla a terra per uscire dal pressing avversario, evidentemente non voleva buttare palla, ha cercato il compagno vicino e ha aspettato un po’ troppo. L’importante è che si volti subito pagina come è stato già fatto, siamo tutti con lui.
Sui calci di punizione ci sto lavorando, spero di regalare qualche gol. Già tre o quattro volte finora sono andato vicino alla marcatura, ma un pizzico di sfortuna o la bravura del portiere avversario me lo hanno impedito. La mia duttilità tattica nel corso degli anni è stata la mia caratteristica, il Mister mi sta utilizzando come mezzala sinistra e mi trovo bene.
La sosta arriva al momento giusto perché abbiamo dieci giorni per lavorare bene e per trovare maggiore intesa, l’Ascoli ha cambiato Mister e tanti giocatori quindi è normale avere bisogno di tempo. Anche rispetto alla partita di Coppa Italia i miglioramenti si sono visti, è solo necessario un po’ di tempo, siamo tutti motivati. Il Mister ha ottime idee di gioco che vanno assimilate, se rendiamo per quanto possiamo dare allora arriveranno i risultati. Il Campionato è equilibrato, dobbiamo cercare di guadagnare punti per stare agganciati al gruppetto di testa; penso che i punti fatti all’inizio contino perché o ti consentono di sganciarti dalle avversarie e spingerti in avanti o ti fanno tenere i piedi saldi a terra. Il nostro obiettivo? Intanto mantenere la categoria per poi programmare il futuro, è chiaro poi che ognuno di noi al nostro interno voglia fare qualcosa di più importante.
I tifosi? In casa sono molti e anche in trasferta hanno dimostrato di tenere tanto a noi, ci piacerebbe regalare loro tante soddisfazioni. La leadership nello spogliatoio? Sicuramente Padella è il capitano e gioca un ruolo determinante nel gruppo, ma anche gli altri calciatori più grandi infondono ai più giovani le motivazioni giuste e danno i consigli migliori. Io non mi considero fra i più giovani perché, anche se ho 23 anni, in realtà ho già 5-6 campionati nel professionisti alle spalle e circa 200 partite, cerco di dare il mio contributo lavorando sempre al massimo, ma so che posso fare molto meglio. Fisicamente sono a posto anche perché in estate ho sempre lavorato per farmi trovare pronto, quindi sto bene sotto il profilo fisico, tecnico e mentale. Il mio trasferimento all’Ascoli è maturato perché a Cremona non rientravo nei piani tecnici dell’allenatore e quindi non era per me opportuno restare lì senza poter giocare. E’ arrivata l’opportunità Ascoli, una società importante e storica e ho colto al volo l’opportunità. Avevo parlato con Mister Vivarini prima di arrivare e penso che possa essere il tecnico giusto per farmi fare il salto di qualità”.