Agricoltura ad Ascoli: libri storici e riviste adesso sono anche on line

E’ stata inaugurata quest’anno una nuova sezione sul sito dell’ISML (Istituto provinciale per la Storia del Movimento di Liberazione nelle Marche e dell’età contemporanea), dedicata alla Cattedra Ambulante di Agricoltura di Ascoli Piceno

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Testi storici sull'agricoltura in provincia di Ascoli
Testi storici sull'agricoltura in provincia di Ascoli

Per studiosi e appassionati sarà d’ora in poi più facile e agevole accedere allo straordinario patrimonio documentale e iconografico sulla storia della agricoltura del nostro territorio. E’ stato infatti inaugurata quest’anno una nuova sezione sul sito dell’ISML (Istituto provinciale per la Storia del Movimento di Liberazione nelle Marche e dell’età contemporanea), dedicata alla Cattedra Ambulante di Agricoltura di Ascoli Piceno.

Come è noto la Biblioteca Provinciale “Ugo Toria”, che ha sede alla Cartiera Papale, conserva il fondo relativo alla Cattedra con numerosi materiali bibliografici (migliaia di volumi, riviste e fascicoli) nonché fotografie (oltre 1500), diapositive, matrici per stampa ed altri elementi documentari. Sarà dunque possibile consultare questo immenso archivio all’indirizzo (www.ascolistoria900.com/cattedra-ambulante-di-agricoltura)

La pubblicazione di questi materiali corona la prima fase di un progetto di più ampio respiro intorno all’agricoltura in generale e, alla mezzadria in particolare. L’ISML si propone infatti di proseguire nei prossimi anni il progetto con una serie di iniziative tese a diffondere e valorizzare i materiali del fondo attraverso convegni, laboratori didattici, pubblicazioni ed altre modalità di divulgazione.

Inoltre, grazie alla collaborazione con l’Istituto Agrario “Celso Ulpiani”, è possibile consultare sullo stesso sito anche il catalogo della Biblioteca Storica dell’Istituto Agrario stesso che comprende più di 500 volumi, tutti editi prima del XX secolo. Si può quindi prendere visione dei primi materiali bibliografici appartenenti ai due fondi che, in formato elettronico, verranno via via pubblicati on line.

I primi riscontri alla pubblicazione digitale sono piuttosto lusinghieri: studiosi locali e non hanno preso contatto con la biblioteca per una prima ricognizione del materiale e alcuni ricercatori, che in tal modo hanno scoperto l’esistenza del fondo, stanno già lavorando sui materiali dello stesso.

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