Siamo a fine estate e molte mamme hanno fatto in modo per far concidere il conclusione delle vacanze estive con il termine della maternità. Si rientra in in ufficio allora, con un dilemma è più che comprensibile: a chi affidare il proprio bambino se l’asilo nido comunale non ha posti liberi e quello privato presenta rette insostenibili? Se i nonni non sono disponibili, per non parlare del papà? O, ancora, se la scuola materna non garantisce il dopo scuola o se il bambino si ammala? A fronte di questa situazione, in Italia, ma anche in Europa, molte mamme si vedono costrette a rinunciare alla propria carriera professionale. Oppure andare alla ricerca di una babysitter.
L’Istat ha di recente pubblicato una ricerca in cui si esplica chiaramente che “alla carenza dei servizi pubblici si è sopperito con il lavoro domestico e di cura da parte delle donne e negli ultimi anni anche con l’acquisto sul mercato da parte delle famiglie di servizi domestici e di cura (badanti, colf, baby-sitter, ecc.), forniti in larga parte da lavoratori stranieri”.
Dunque c’è tanto lavoro come babysitter in tutta Italia? I dati confermerebbero questo trend, sia nelle grandi città che nelle località minori. In particolari tutto quei siti che, in Italia, si occupano di mettere in contatto genitori e babysitter mostrano numeri crescenti di iscritti, sia da parte di donne e ragazze che cercano lavoro come babysitter sia di genitori che cercano una tata. Soprattutto nel mese di settembre, quando il ciclo dell’anno ricomincia.
Tanta richiesta in tutta la penisola ma i prezzi orari delle babysitter possono cambiare di molto. Da una ricerca di Sitly, piattaforma specializzata nella ricerca di babysitter, la tariffa media in Italia è di 7,8 euro. Le babysitter di Ascoli Piceno rispecchiamo mediamente la cifra con 7,74 euro all’ora. Un po’ più cara Ancona, 8,03 euro. Ma altri capoluoghi la superano come Roma (8,41) o Milano (8,33). A differenza dello scorso anno però la città capoluogo più cara di Italia per la cifra richiesta da una babysitter è Genova, con 9,33 euro.