Spinetoli, associazione contro Comune: ci hanno tolto la sede via Facebook

Lacrime e rabbia. E' questo il tenore del comunicato inviato nelle scorse ore dall'associazione officina 177 di Spinetoli

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Il progetto del Comune di Spinetoli
Il progetto del Comune di Spinetoli

Lacrime e rabbia. E’ questo il tenore del comunicato inviato nelle scorse ore dall’associazione officina 177 di Spinetoli, che nella nota accusa l’amministrazione comunale di averle sottratto la sede di piazza Roma in cui opera (e investe) da anni. Una decisione, pare, annunciata via Facebook e giustificata con il progetto per la realizzazione di un museo della civiltà contadina. “Non chiedeteci se Officina 177 riuscirà a svolgere le sue attività come negli ultimi anni”, si legge. E la polemica è aperta.

IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE

Se avete Spinetoli nel cuore e pensate che in questi 10 anni di Officina 177 abbiamo fatto qualcosa di buono per il paese, prendetevi due minuti di tempo per leggere questo post.

Erano i primi giorni del 2015 quando, su questa pagina e per la prima volta, ci trovammo a criticare in maniera decisa e diretta l’amministrazione comunale di Spinetoli. All’epoca si parlava della scellerata vendita della farmacia comunale sita nel capoluogo. Ferita ancora aperta per tutti gli spinetolesi che vedono, giorno dopo giorno, un paese che muore, che cade nel degrado, che si spopola. Dopo quasi 4 anni ci troviamo nuovamente a commentare una decisione della nostra amministrazione. Sapete bene che siamo un’associazione apolitica. Questioni che riguardano le scelte amministrative non ci coinvolgono. Questo è, e sarà, sempre motivo di orgoglio per la nostra associazione. Se da 10 anni questa associazione si impegna a far vivere Spinetoli, riempirlo di ragazzi e far sorridere i bambini e proprio perchè la politica non ci rigurda. Questa volta però le scelte dell’amministrazione ci coinvolgono in maniera diretta. Come vedete dal post del Sindaco, tutti i locali nel piano terra dell’edificio comunale sito in piazza Roma n.6 saranno oggetto di adeguamento funzionale per la realizzazione di un (altro) museo della civiltà contadina. A loro dire Enoteca Comunale, bah. Direte: ok, bene, finalmente si sistema quel rudere di palazzo Panichi, si sfruttano gli ex locali della facoltà di scienze politiche dell’università ad oggi vuoti o assegnati in comadotato ad associazioni fantasma. No. Purtroppo vi sbagliate.

I locali al piano terrà di piazza Roma n.6 includono i locali in cui è presente la Cucina di Officina 177. Si, avete capito bene. Dopo la Baracca ci stanno togliendo l’altro unico posto che la comunità spinetolese utilizza. Dovete sapere che quel posto è stato rilevato dall’associazione in condizioni indecenti. Negli anni, a spese dell’associazione, è stata realizzata un’intercapedine di cartongesso per fronteggiare l’umidità su tutte le mura dei locali, sono stati realizzati impianti di acqua, luce e gas, acquistati i componenti della cucina quali cappa, tavoli, lavandini, cucine, forni, frigoriferi, tutto rigorosamente inox. Insomma, il locale da disastrato è diventato a tutti gli effetti una cucina che prepara da mangiare per migliaia di persone in estate, che è stato utlizzato a titolo gratuito da tutti gli spinetolesi per festeggiare il compleanno, per riunirsi o semplicemente per passare una serata insieme nel desolato centro storico. Ora l’amministrazione ci fa sapere ufficialmente tramite un post su Facebook del sindaco che quel locale incluso nei locali di piazza Roma n.6 ci verrà tolto. Quel locale in cui 10 anni fa Officina 177 è nata verrà adeguato per la realizzazione di un museo della civiltà contadina. Centosettantamila euro, CENTO SETTANTA MILA EURO (che conteremo centesimo dopo centesimo soprattutto quelli spesi fuori da quelle 4 mura) per la realizzazione del museo della civiltà contadina. Ovvero, a dire del sindaco, Enoteca Comunale fate voi.

L’associazione non ha assolutamente nè l’arroganza nè i mezzi giuridici, per la rivalsa di quel locale. Infatti, dopo 10 anni l’amministrazione non è stata in grado neppure di stipulare con l’associazione un contratto di affitto/comodato di quel locale. Questa la riconoscenza ad un’ associazione di ragazzi che cerca di fare qualcosa per il paese, per il centro storico, da 10 anni. Ma tralasciando questa impietosa questione riguardo la stipula di un contratto di affitto/comodato l’associazione non ha la presunzione di pretendere un locale comunale pensando di gestirlo o sfruttarlo al meglio per la comunità. L’associazione no, ma il comune deve e dovrà farlo. Il risultato di questa scelta lascia molti ragazzi e cittadini con la rabbia, altri con il dubbio e altri con la speranza che la scelta del comune sarà vincente. Noi per il bene del nostro disastrato paese ce lo auguriamo dal profondo del cuore. Dopo Il Forno, la Farmacia, la Banca, la Baracca, il Bar anche la Cucina di Officina 177 non ci sarà più. Questa sarà un’altra triste scomparsa degli ultimi 5 anni. Non chiedeteci se Officina 177 riuscirà a svolgere le sue attività come negli ultimi anni.

Ci penseremo quando avremo smesso di piangere.

ASSOCIAZIONE CULTURALE OFFICINA 177

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